Opere specialistiche
Ponte Mallio (La Via Flaminia da Fano a Pontericciòli)
Il Ponte Mallio (o Manlio) attraversa il torrente Bosso, che ha ora mutato corso, vicino alla
confluenza col Burano, poco a Nord di Cagli. Si tratta di una colossale opera
di ingegneria stradale giuntaci in buono stato di conservazione: attualmente il
ponte, in disuso, si presenta pressoché nella sua monumentalità originaria,
dopo l'asportazione della terra che nascondeva gran parte delle strutture.
Pare che il nome derivi dall'errata lettura di un'iscrizione falsa in passato
presente sul parapetto, contenente all'inizio il nome di M.Allius Tirannus.
Il ponte è costituito da un arco di 11,6 m di diametro, formato da 21 cunei di poderose dimensioni disposti a secco. Immediatamente al di sopra è presente una cordonatura aggettante (0,25 m), su cui è disposto il pesante parapetto, largo 1,50 m. La strada poggiava direttamente sull'estradosso. A breve distanza si apre un arco minore, del diametro di 3,40 m, costruito con lo stesso materiale e con la stessa tecnica, unito al primo arco da due muri di sostegno paralleli che sostengono la strada che, in tal modo, correndo in elevato sul viadotto, supera una depressione paludosa.
Il complesso di queste strutture è in genere datato all'età repubblicana. All'età augustea risale invece l'intervento di restauro condotto su ambedue le fiancate del ponte e ciascun lato dell'arco maggiore, rinforzate con muri in pietra corniola che si addossano alle strutture più antiche, con la funzione di struttura d'argine e di sostruzione stradale.
Immagini: Autorizzazione della Soprintendenza delle Marche n.139, del 5.1.1999.
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 30.08.2004
Nessun documento correlato.