Beni storici e artistici
C. Begni: Battesimo di S. Agostino
Opera del pittore pesarese Giulio Cesare Begni (Pesaro 1620 - 1680) che lo eseguì nel 1640 per volontà dei frati agostiniani fanesi.
Nella primavera del 387 Agostino tornò a Milano con Alipio e Adeodato per iscriversi tra i catecumeni maturi per il Battesimo della Pasqua successiva. La notte tra il 24 e 25 aprile dello stesso anno, Ambrogio di Milano cancellava col Battesimo ogni apprensione della vita passata. Così Agostino si consacrò al servizio di Dio: rinunziò alla vita comune per quella eccezionale della vita cristiana. Recita la "Vita di Sant'Agostino" di Possidio: "Dipoi dall'intimo del cuore disse addio ad ogni speranza mondana: non donna, non figliuoli della carne, non secolari amori cercò più mai, ma dispose co' suoi di servire a Dio".
La lunetta risulta lacunosa nel fulcro della rappresentazione, ma è ben riconoscibile in primo piano il fonte battesimale e la folla tutta attorno che presenziò all'evento.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 12.12.2009




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