Tesi di laurea
Lineamenti geomorfologici e recente evoluzione del tratto di costa
dal porto di Fano alla foce del fiume Metauro
Frontespizio
Introduzione
Capitolo 1 Studi Precedenti
    1.1 Evoluzione del litorale
    1.2 Lineamenti geologici 
       1.2.1 Geologia del bacino del Metauro
       1.2.2 Il trasporto solido
       1.2.3 Apporti pelitici del Metauro
    1.3 Lineamenti fisico naturali della zona costiera
       1.3.1 Fisiografia del litorale
       1.3.2 Caratteri meteo marini della costa
       1.3.3 Dinamica marina
       1.3.4 Opere di difesa presenti lungo il litorale 
       1.3.5 Assetto batimetrico
Capitolo 2 Indagini Svolte
    2.1 Il GIS/SIT
    2.2 Batimetrie 68-84
    2.3 Rilievi diretti 
    2.4 Analisi e restituzione dati 
       2.4.1 Variazioni della linea di costa
       2.4.2 Elaborazione dati batimetrici
       2.4.3 Analisi granulometriche sui campioni di fondale
       2.4.4 Analisi granulometriche sui campioni di spiaggia
       2.4.5 Analisi geochimiche sui campioni di fondale
Capitolo 3 Risultati e discussione dati
    3.1 Evoluzione della linea di costa
    3.2 Variazione dei fondali
    3.3 Sezioni di spiaggia
    3.4 Analisi granulometriche 

       3.4.1 Campioni di fondale                                         

       3.4.2 Campioni di spiaggia
    3.5 Analisi morfometriche
    3.6 Analisi geochimiche
Capitolo 4  Conclusioni
Bibliografia
Ringraziamenti
 
 AdattamentoWEB Ing. David Guanciarossa

2.3 Rilievi diretti 

La  prima campagna di rilevamento dati si è svolta  nel mese di settembre 2001, quando le condizioni climatiche ancora permettevano lo svolgersi delle attività e la stagione estiva era al termine. Per poter raggiungere via mare alcune zone è stata richiesta l’autorizzazione alla Capitaneria di Porto di Fano che ha permesso l’accesso anche ad alcune zone interdette alla navigazione (in quanto era ancora attiva la stagione turistica) ed all’interno delle scogliere  previa comunicazione anticipata delle giornate e degli orari di navigazione.

Come prima indagine è stata effettuata una serie di rilievi batimetrici.

Le batimetrie del tratto di mare d’interesse sono state effettuate con ecoscandaglio idrografico “Furuno-4300” registrando un fix ogni 50m circa di navigazione e georeferenziando tutti i dati acquisiti tramite gps ”Garmin GpsII plus”. Si è cercato di arrivare più vicino a terra possibile, imbarcazione e trasduttore permettendo, quindi partendo da una profondità anche inferiore ad un metro fino a raggiungere, al largo, una profondità di circa nove-dieci metri. Le rotte seguite, precedentemente pianificate, sono mostrate in fig.1. Ovviamente prima di iniziare le registrazioni è stato effettuato il “bar-check” nella zona antistante la foce. Questa operazione preliminare è necessaria per verificare la corretta taratura dello strumento e si è scelto di eseguirlo in questa zona perché le condizioni di minore salinità qui presenti. Queste infatti risultano essere le condizioni più adatte per questa operazione, dato che la velocità delle onde acustiche, sfruttate dall’ecoscandaglio, subiscono variazioni in base alla diversa salinità e densità dell’acqua.

A titolo di esempio è qui di seguito riportato un tratto di registrazione ottenuta con ecoscandaglio idrografico (fig.28) dal quale è possibile notare la regolarità dell’andamento del fondale.

 

Figura 28 Esempio di registrazione dell’ecoscandaglio idrografico.

 

 

Figura 29 Mappa delle rotte seguite per le batimetrie 2001.

In seguito alle batimetrie , sono stati prelevati dei campioni di sedimento. Tali campioni sono stati prelevati alla profondità di 1m, 3m, 5m, 7m lungo sezioni prestabilite (A2-A4-A6-A8-A10-A12-A13-A14-A16) per un totale di 34 campioni.(Non è stato possibile raccogliere due campioni a causa delle scogliere del porto di Fano). I campioni sono stati prelevati con una benna appesantita e raccolti in buste di plastica. Il punto di campionamento è stato georeferenziato. Sui campioni successivamente sono state effettuate le analisi granulometriche e geochimiche. In fig 30 sono riportati i punti di campionamento.

 

Figura 30 Posizionamento campioni di fondale prelevati.

Una seconda serie di indagini è stata effettuata nella prima metà di marzo 2003 con l’intento di raccogliere dati batimetrici di controllo, per poter integrare quelli della campagna 2001 nelle aree ritenute di maggior interesse e per ampliare la conoscenza della spiaggia emersa. Quest’ultimo fattore infatti è da ritenere piuttosto significativo soprattutto  in seguito agli importanti fenomeni erosivi che hanno interessato la zona in esame nell’inverno 2002.

Pertanto si è proceduto con una seconda serie di rilievi batimetrici. Per fare questo è stato seguito il piano di lavoro della campagna precedente ma focalizzando l’attenzione nelle zone ritenute più significative quali la zona antistante la foce (fig.31). Il numero di dati registrati è stato nettamente inferiore rispetto alla campagna 2001 ma visto l’andamento piuttosto regolare del fondale sono da considerarsi in numero più che sufficiente.

 

Figura 31 Rotte seguite per i rilievi batimetrici del 2003.

Sono state inoltre effettuate cinque sezioni di spiaggia con l’utilizzo di una livella da cantiere georeferenziandone la posizione tramite gps e misurando l’angolo di sezione tramite bussola.

 


Figura 32 Operazione di misurazione per le sezioni di spiaggia.

Le sezioni misurate nella zona in esame sono solo cinque perché in alcuni tratti di costa sono presenti barriere radenti il che riduce in lunghezza il tratto di costa esaminabile. In merito al profilo topografico della spiaggia va ricordato che il pendio o gradiente dipende dall’intensità del moto ondoso e dalla granulometria del sedimento (fig.33). La spiegazione in termini generali è che i sedimenti più grossolani tolgono più quantità di moto all’onda nella parte inferiore della sua orbita ( diretta verso mare ); ciò in parte è dovuto alla ruvidezza del limite e in parte alla permeabilità.

 

Figura 33 Pendio medio di spiaggia in relazione alla granulometria del sedimento; A) sabbia fine o finissima ( β = 2° - 5°) o sabbia media ( β fino a 15° ); B) ghiaia ( β oltre 15°).(da Ricci Lucchi, 1980) 

Inoltre il profilo topografico riflette la distribuzione dell’energia del mare sulle varie parti della spiaggia e data la variabilità dell’energia ne consegue che le varie zone del profilo subiscono continuamente variazioni e migrazioni ( fig.34). 


Figura 34 Profilo topografico di spiaggia (da Carotene & Bramati, 1975).

Durante questa fase di analisi della spiaggia emersa, sono stati prelevati 25 campioni, circa cinque per ogni sezione di spiaggia misurata, sui quali sono state effettuate analisi morfometriche e granulometriche. I campioni corrispondono a punti di interesse particolari della spiaggia: in prossimità della battigia, della prima berma, della seconda e terza (dove presente) e nella zona di retrospiaggia.