|
Tesi
di laurea Lineamenti geomorfologici e recente evoluzione del tratto di costa dal porto di Fano alla foce del fiume Metauro |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
2.3 Rilievi diretti
La prima campagna di rilevamento dati si è svolta nel mese di settembre 2001, quando le condizioni climatiche ancora permettevano lo svolgersi delle attività e la stagione estiva era al termine. Per poter raggiungere via mare alcune zone è stata richiesta l’autorizzazione alla Capitaneria di Porto di Fano che ha permesso l’accesso anche ad alcune zone interdette alla navigazione (in quanto era ancora attiva la stagione turistica) ed all’interno delle scogliere previa comunicazione anticipata delle giornate e degli orari di navigazione. Come
prima indagine è stata effettuata una serie di rilievi batimetrici. Le batimetrie del tratto di mare d’interesse sono state effettuate con ecoscandaglio idrografico “Furuno-4300” registrando un fix ogni 50m circa di navigazione e georeferenziando tutti i dati acquisiti tramite gps ”Garmin GpsII plus”. Si è cercato di arrivare più vicino a terra possibile, imbarcazione e trasduttore permettendo, quindi partendo da una profondità anche inferiore ad un metro fino a raggiungere, al largo, una profondità di circa nove-dieci metri. Le rotte seguite, precedentemente pianificate, sono mostrate in fig.1. Ovviamente prima di iniziare le registrazioni è stato effettuato il “bar-check” nella zona antistante la foce. Questa operazione preliminare è necessaria per verificare la corretta taratura dello strumento e si è scelto di eseguirlo in questa zona perché le condizioni di minore salinità qui presenti. Queste infatti risultano essere le condizioni più adatte per questa operazione, dato che la velocità delle onde acustiche, sfruttate dall’ecoscandaglio, subiscono variazioni in base alla diversa salinità e densità dell’acqua. A titolo di esempio è qui di seguito riportato un tratto di registrazione ottenuta con ecoscandaglio idrografico (fig.28) dal quale è possibile notare la regolarità dell’andamento del fondale.
Figura 28 Esempio di registrazione dell’ecoscandaglio idrografico.
Figura 29 Mappa delle rotte seguite per le batimetrie 2001.
Figura 30 Posizionamento campioni di fondale prelevati. Pertanto si è proceduto con una seconda serie di rilievi batimetrici. Per fare questo è stato seguito il piano di lavoro della campagna precedente ma focalizzando l’attenzione nelle zone ritenute più significative quali la zona antistante la foce (fig.31). Il numero di dati registrati è stato nettamente inferiore rispetto alla campagna 2001 ma visto l’andamento piuttosto regolare del fondale sono da considerarsi in numero più che sufficiente.
Figura 31 Rotte
seguite per i rilievi batimetrici del 2003.
Figura 33 Pendio
medio di spiaggia in relazione alla granulometria del sedimento; A) sabbia fine
o finissima ( β = 2° - 5°) o sabbia media ( β fino a 15° ); B) ghiaia
( β oltre 15°).(da Ricci Lucchi, 1980) Inoltre
il profilo topografico riflette la distribuzione dell’energia del mare sulle
varie parti della spiaggia e data la variabilità dell’energia ne consegue che
le varie zone del profilo subiscono continuamente variazioni e migrazioni (
fig.34). |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||